Il vincolo della pace è stato il tema-guida per le 90 partecipanti durante tutto il convegno nazionale del 2 settembre presso il Centro evangelico metodista di Aarau. La sala riunioni era decorata con pannelli colorati in stoffa – parti del Peace-Ribbon; alcuni ornavano anche i tavoli oltre alle chiavi, ai rami d’ulivo e ai lumini con la carta diafana GMP.
Il Comitato svizzero della GMP in qualità di organizzatore, si è rallegrato del grande interesse che ha suscitato l’incontro di avvio della Giornata mondiale di preghiera 2024 Palestina. La presentazione del paese da parte di Pia Tschupp, che ha lavorato come osservatrice dei diritti umani per Peace Watch Switzerland, ci ha trasportate nella regione palestinese e ha evidenziato alcune delle sfide. I contributi autentici delle due giovani donne palestinesi sono stati arricchenti e hanno indotto tutte alla riflessione.
Durante la tavola rotonda abbiamo sentito, dalle più diverse angolazioni, informazioni interessanti e personali attorno al Paese delle redattrici della liturgia. Sin dall’inizio tutte erano consapevoli che in questo contesto potevano sorgere delle questioni delicate. Per questo è stata scritta una dichiarazione che si trova nella seconda pagina della liturgia.
Tutti i blocchi tematici sono stati intervallati da canti proposti in modo vivace.
Lo squisito pranzo palestinese è certamente stato un momento culminante per tutte le partecipanti. Ancora un sentito SHUKRAN al team di cucina, apoggiato da donne palestinesi.
Dopo la pausa pranzo abbiamo imparato alcuni canti della liturgia, in parte espressi con «corpo e anima», cioè attraverso passi e gesti.
Le nostre donne esperte per quel che concerne i progetti hanno presentato alcuni progetti GMP, affinché l’annuncio della colletta durante la prossima GMP, possa riuscire bene e avere buon esito. Far conoscere i progetti come storie di speranza sicuramente vi contribuirà.
Durante le pause abbiamo apprezzato lo scambio, il tavolo del materiale e dei libri da visionare, anche l’opportunità di acquistare prodotti palestinesi.
L’introduzione allo studio biblico ci ha fatto conoscere la lettera agli Efesini e in breve tempo dato diversi spunti per la sua attuazione.
La successiva celebrazione con la liturgia (passaggi selezionati) ci ha fatte sentire parte della GMP, in unione grazie al vincolo della pace, e ci ha motivate per preparare la prossima celebrazione con coraggio e creatività. L’animazione con il nastro della pace fatto passare di mano in mano e le storie delle donne messe in scena sono state particolarmente toccanti.
Per la prima volta abbiamo cantato il canto internazionale della GMP in una versione svizzera: una strofa in tedesco, un’altra in vallader, in italiano, in sursilvan e in francese. Così abbiamo potuto sperimentare la situazione linguistica speciale del nostro paese e sentirci piccola parte della rete ecumenica mondiale delle donne, tanto che diverse di noi hanno avuto la sensazione di pelle d’oca – o, di solidarietà tra sorelle della GMP.
Al termine del convegno sono stati espressi ringraziamenti per l’ospitalità della casa, a chi ha contribuito alla giornata e alle relatrici con un arrivederci il 21 settembre 2024.
Ci rallegra pensare al 1° marzo quando saremo connesse con tutte voi e e con uomini e donne nel mondo intero dalla liturgia: «…con il vincolo della pace».
Vroni Peterhans a nome del comitato svizzero della GMP
Incuriosite? Molto materiale usato durante il convegno potete trovare nella liturgia, nei quaderni «Infos und Ideen (in tedesco) e «Infos et idées» (in francese), nella liturgia e sulla pagina web. Visto che il convegno si è svolto solo in tedesco consigliamo alle amiche di lingua italiana di partecipare al pomeriggio informativo di gennaio a Lugano (data vedi pagina web), dove verranno trasmessi diversi spunti dell’incontro di Aarau.









Foto: Ute Hesselbarth e Silvia Wehrli